Se Borrelli e Conte si mettessero d'accordo su cosa dire, forse gli italiani sarebbero meno disorientati
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Se Borrelli e Conte si mettessero d'accordo su cosa dire, forse gli italiani sarebbero meno disorientati

Mettetevi d'accordo e diteci realmente fino a quando la nostra vita sarà sospesa. Queste informazioni vanno trattate con cura e possono solo, se discordanti, creare ansia sociale.

Borrelli e Conte
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3 Aprile 2020 - 09.21


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Conte solo 48 ore fa aveva parlato alla Nazione con il suo solito tono di voce tranquillizzante ma fermo. “Le misure restrittive prorogate fino al 18 aprile poi vedremo come organizzare una fase due insieme al comitato tecnico scientifico”. Il presidente del consiglio ha infatti il dovere ma anche il diritto di essere l’unico a informarci in modo chiaro su come il governo si comporterà riguardo alla rimodulazione delle nostre libertà in queste settimane.
Dovrebbe essere lui la nostra unica guida. Il volto che a reti unificate ci informa sul futuro prossimo in questa emergenza sanitaria. Fino a ora lo ha fatto molto bene, usando una comunicazione che ha sempre evitato di creare panico nella società. 

Oggi però è successa una cosa abbastanza strana. Intervistato da Radio Anch’io, il Capo della protezione Civile Borrelli ha dato comunicazione che staremo chiusi in casa per molte più settimane di quanto ci aveva informato il Presidente Conte: “dopo Pasqua e Pasquetta, anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa? “credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane”. Il coronavirus, ha aggiunto, “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo.  Poi a Circo Massimo specifica: “La fase due potrebbe iniziare il 16 Maggio”, risolvendo apparentemente il dilemma su quando sarà possibile un, seppur timido, allentamento delle misure restrittive.

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Non ha detto qualcosa di impensabile o sconvolgente, ciò che però ha sbagliato, secondo noi è che queste informazioni, così impattanti sulla tenuta sociale e psicologica, dovrebbe darle il Capo del governo. Lo stesso che solo due giorni fa aveva cercato di tranquillizzare la popolazione. 

Mettetevi d’accordo e diteci realmente fino a quando la nostra vita sarà sospesa. Queste informazioni vanno trattate con cura e possono solo, se discordanti, creare ansia sociale.

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