In riguardo alla polemica riguardo la strigliata di Conte a Meloni e Salvini a reti unificate, il sottosegretario all’istruzione Peppe De Cristofaro ha espresso il suo pensiero su Facebook, scrivendo: “Leggo di diverse persone, anche sinceramente democratiche, che si dicono preoccupate da una eventuale contrazione dei diritti delle opposizioni, cosa che a maggior ragione in una fase di pandemia merita ovviamente attenzione. È una preoccupazione che riguarda un aspetto decisivo della democrazia, e quindi è giusto che se ne discuta”.
“Nella mia militanza politica” continua De Cristofaro, “sono stato all’opposizione per decenni. Per qualche anno in Parlamento, per qualche decennio in piazza. E qualche volta, come ai tempi del ‘pensiero unico’ delle larghe intese, piuttosto in solitudine. Non foss’altro che per questo, ho davvero molto a cuore il tema del rispetto del pensiero delle opposizioni. Negli anni, mi è capitato di confrontarmi, e di subire, molte iniziative, parlamentari e non, di diversi Presidenti del Consiglio. “
“Qualcuno cercava di stravolgere la Costituzione a colpi di maggioranza, qualche altro cambiava leggi elettorali a un mese dal voto – prosegue il sottosegretario di Leu – per esempio introducendo soglie di sbarramento per eliminare le opposizioni sgradite, qualcuno promuoveva le liste ‘civetta’ (chi non sa di cosa si tratta vada a vedere). Qualche altro ancora attaccava a reti unificate la magistratura gridando a golpe giudiziari. Quello che voglio dire è che si trattava di provvedimenti profondamente lesivi dei diritti delle opposizioni, infinitamente più gravi di una frase in diretta Tv, peraltro per smentire una evidente bugia.
Eppure ricordo il silenzio assordante di mezzi di comunicazione spesso asserviti al potere politico.
Eppure la nostra era una opposizione che non utilizzava fake news, che non mentiva sapendo di mentire, che non sottraeva milioni di euro allo Stato. E ciò nonostante, io la solidarietà democratica faccio fatica a ricordarla”.
“Certo – insiste l’esponente della sinistra – si può discutere dell’opportunità che un presidente del consiglio attacchi i leader dell’opposizione in diretta tv. Senza dimenticare, magari, che le funzioni del capo di un governo, quindi di una maggioranza parlamentare, non sono le stesse dell’’arbitro’, che come sappiamo la Costituzione riconosce al Presidente della Repubblica, non a quello del Consiglio dei Ministri.
Eppure, cerco lo stesso di comprendere i dubbi di chi è sinceramente preoccupato da come la pandemia possa contrarre pericolosamente il dibattito. Qualcuno dice: “pensate se ci fosse stato Salvini al posto di Conte”. Capisco, ma gli chiedo: se fossimo noi all’opposizione utilizzeremmo gli stessi argomenti? La stessa propaganda becera che si fonda su un castello di menzogne?
L’opposizione va tutelata nel suo sacrosanto diritto al dissenso. Ma ha anche dei doveri: non inquinare il dibattito pubblico con il ricorso permanente alla menzogna, per esempio. Alimentata pagando decine di migliaia di euro per sponsorizzare ‘la bestia’ Salviniana, che da anni sparge odio e bugie, veleno e razzismo. “
“Sarà che si avvicina il 25 aprile, e come tutti gli anni sento rimbombare nella mia mente che ‘Aldo dice 26X1’.
Sarà che in un momento drammatico come questo vedo nel Presidente del Consiglio una persona degna – conclude De Cristofaro – che cerca di fare il bene del suo Paese. E quindi, pur comprendendo la perplessità sinceramente democratica di alcuni, mi rimane forte l’impressione che, quando il dito indica la luna, si faccia un errore grave a soffermarsi sul dito.”
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