Si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. Lo ha annunciato alle 19.04 l’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, all’interno di un Duomo “a porte chiuse”, vuoto per le misure anti contagio da coronavirus.
Presenti insieme al cardinale Sepe il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, in qualità di presidente della Deputazione di San Gennaro, Riccardo Imperiali di Francavilla, membro della Deputazione, e monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella di San Gennaro. L’annuncio è stato salutato dal tradizionale sventolio del fazzoletto bianco da parte del membro della Deputazione di San Gennaro dall’altare del Duomo. “Anche in questo tempo di coronavirus il Signore tramite l’intercessione di San Gennaro ha sciolto il sangue”, ha detto il cardinale Sepe.
“Appena io e il sindaco abbiamo aperto la cassaforte abbiamo trovato che il sangue era già sciolto”, ha spiegato il cardinale Crescenzio Sepe, leggendo la liquefazione del sangue come “segno di predilezione e di benevolenza per tutta la nostra bella città di Napoli, per la Campania, per l’Italia intera e per il mondo intero”.