Navigli, oltre gli indignati c'è anche chi giustifica i milanesi: "Foto ingannevoli, non c'era così tanta gente"

La critica più comune: "È stato usato il teleobiettivo per falsare la densità di persone presenti. Che non sono affatto molte come sembra"

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8 Maggio 2020 - 13.17


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Tema del giorno sono i Navigli: la foto incriminata che mostra tante – troppe – persone nella famosa zona della movida milanese, senza rispettare distanza di sicurezza e senza indossare mascherine ha indignato molti, e ha spinto il sindaco Sala a minacciare i suoi concittadini di chiudere di nuovo i Navigli e i medici ad avvertire che in questo modo il ritorno alla Fase 1 è una certezza, non un rischio. 
Ma tra i tanti indignati, c’è anche chi la pensa diversamente. Accanto a chi provoca per il gusto di provocare, sostenendo che bisogna aprire tutto e fregarsene della distanza perché ‘non si può stare chiusi per sempre’, molte voci sostengono che la foto incriminata sia finta perché scattata con un grandangolo che ha molto accorciato le distanze reali tra le persone: “È stato usato il teleobiettivo per falsare la densità di persone presenti. Che non sono affatto molte come sembra. Detto questo, manca totalmente la vigilanza ed è il punto grave”, scrive per esempio un utente, e un altro aggiunge: “Ero sui navigli in un’altra zona. Ho visto solo gente a distanza di sicurezza, mascherine addosso a tutti, precauzioni adeguate, soltanto asporto”.
Molte però sono le foto scattate ieri sera, e mostrano effettivamente molte persone ammassate, senza mascherina. Che sia solo una zona e non tutti i Navigli assume importanza relativa: sono comportamenti che non vanno tenuti in nessun caso, specie nel capoluogo di una delle Regioni più colpite in tutto il mondo.

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