Palazzo Chigi ha dato l’ok al progetto degli “assistenti civici”. Il via libera è arrivato in una riunione alla presenza del premier Conte e dei ministri Lamorgese, Boccia e Catalfo. L’iniziativa, spiegano fonti di governo, “si inserisce tra quelle assunte dalla Protezione civile”. Questi soggetti non saranno “incaricati di pubblico servizio e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono preposte le forze di polizia”.
Palazzo Chigi ha dato l’ok al progetto degli “assistenti civici”. Il via libera è arrivato in una riunione alla presenza del premier Conte e dei ministri Lamorgese, Boccia e Catalfo. L’iniziativa, spiegano fonti di governo, “si inserisce tr
a quelle assunte dalla Protezione civile”. Questi soggetti non saranno “incaricati di pubblico servizio e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono preposte le forze di polizia”.
Il bando annunciato dal ministro Boccia per reclutare 60mila volontari è diventato il caso della giornata, criticato da maggioranza e opposizione. Il ministro Pd degli Affari regionali, appoggiato dal presidente dell’Associazione Comuni (Anci) Antonio Decaro, pensa ai volontari per aiutare chi non ce la fa da solo, come nella fase dell’emergenza più dura, ma anche per far rispettare il distanziamento sociale, l’uso delle mascherine e il divieto di assembramento. Ipotesi queste ultime di cui al Viminale nulla sapevano tanto che dal ministero fanno sapere di non essere stati informati preventivamente. Un corto circuito che spinge il premier Giuseppe Conte a convocare un vertice in serata, da cui arriva il via libera al progetto.
“I ministri interessati proseguiranno nelle prossime ore nel mettere a punto i dettagli di questa iniziativa – dicono al termine fonti di Palazzo Chigi -, che mira, per il tramite della Protezione civile, a soddisfare la richiesta di Anci di potersi avvalere, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, di soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato”. Ma i volontari “non saranno incaricati di pubblico servizio e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di polizia”.
Forte contrarietà all’idea di Boccia era emersa anche nelle forze di governo. Matteo Renzi da Italia Viva ha parlato di “follia”, mentre dal Pd parole analoghe sono arrivate da Matteo Orfini. “Siamo perplessi, ma troveremo una soluzione”, ha detto il capo politico M5S Vito Crimi, e Catalfo si è detta “perplessa”. Giorgia Meloni dall’opposizione ha parlato di una “deriva autoritaria” del governo. Da Forza Italia Anna Maria Bernini ha evocato “guardie rosse” come nei Paesi comunisti. “Nessuna vigilanza, ronda o sentinelle anti spritz”, è stata la replica da fonti vicine a Boccia.
La giornata
Le decisioni assunte sui cosiddetti assistenti civici ‘senza preventiva consultazione del ministero dell’Interno’ non dovranno ‘comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia’: lo sottolineano fonti del Viminale mentre prosegue la polemica e dopo che dal ministero per gli affari regionali era arrivata la precisazione secondo cui gli ‘assistenti civici’ sono volontari e non sono ronde anti spritz. L’operazione ‘assistenti civici’ voluta non convince i 5s. A definirla ‘una fuga in avanti’ il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Castaldi. Nel primo week end post lockdown 1.321 denunciati, con un picco domenica e 238mila controllati. Pochi i trasgressori.
La precisazione di Palazzo Chigi.
I “ministri direttamente interessati al progetto proseguiranno nelle prossime ore nel mettere a punto i dettagli di questa iniziativa, che mira, per il tramite della Protezione civile, a soddisfare la richiesta di Anci di potersi avvalere, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, di soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato, con finalità di mera utilità e solidarietà sociale, anche attraverso la rete del Terzo Settore”. Il chiarimento arriva dalla presidenza del Consiglio al termine della riunione a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e i ministri Luciana Lamorgese, Francesco Boccia e Nunzia Catalfo sul progetto degli assistenti civici.
Questa iniziativa, chiariscono fonti di Palazzo Chigi, “si inserisce nell’alveo di quelle già assunte dalla Protezione civile, che hanno portato a dislocare oltre 2.300 volontari nelle varie strutture ospedaliere, nelle Rsa e nelle carceri. Questi soggetti volontari non saranno ‘incaricati di pubblico servizio’ e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di polizia”.
Catalfo, assistenti civici? Perplessa, a breve incontro – Sul “possibile bando” per assistenti civici “ho delle perplessità”, a breve, intorno alle “18.30”, a Palazzo Chigi “avrò una riunione con il premier Conte ed i ministri competenti, per agli Affari regionali e dell’Interno, Francesco Boccia e Luciana Lamorgese proprio per affrontare il tema”. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ospite di Sky Tg24 economia. Alla domanda se si sia discusso prima, “no, non c’era stata una condivisione”, la proposta “probabilmente il ministro Boccia l’haportata avanti con l’Anci”.
Zaia, gli ‘assistenti civici’ sono una sconfitta – Il presidente del Veneto, Luca Zaia, considera “una sconfitta” l’impiego degli ‘assistenti civici’ per garantire il distanziamento sociale in spiagge, parchi e locali. “E’ una sconfitta dal punto di vista sociale – spiega – il fatto di mandare qualcuno a spiegare di indossare la mascherina. Vuol dire che c’è un problema culturale. Non abbiamo a che fare con dei delinquenti, ma con dei ragazzi che sono per bene. A questo punto c’è da chiedersi dove abbiamo fallito, perché se non è passato il messaggio… Ritengo che – aggiunge – bisogna avere fiducia nei ragazzi, far capire loro che se vogliono veramente ribellarsi ai controlli indossino la mascherina per protesta”. Zaia conclude sottolineando di essere “sempre concorde con chi si mette a disposizione della società, però ribadisco che è una sconfitta chiedere a qualcuno che faccia l’educatore. Questo è il tema”.
Renzi, assistenti civici sono una follia – “Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità? Come spesso accade la penso come Matteo Orfini. Non sarebbe meglio valorizzare di più il terzo settore e il servizio civile?”. Lo afferma Matteo Renzi nell’e-news.
Davanti alla proposta di ieri sera del Ministro Boccia di reclutare 60.000 volontari come ‘assistenti civici’ per aiutare le forze dell’ordine e le autorità locali a far rispettare le regole di distanziamento sociale nella Fase 2, proposta che ha scatenato una valanga di critiche, il Viminale ha frenato tutto, dicendo che non essere informati sull’argomento: “Le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell’Interno, per l’istituzione della figura degli ‘assistenti civici’ in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio”.
Che cosa sono gli assistenti civici
Gli assistenti civici, nelle intenzioni del Ministro Boccia, pattuglierebbero le strade per ricordare alle persone di indossare mascherine e guanti, per far mantenere le distanze di sicurezza e il divieto di assembramenti. Indosserebbero una casacca blu con scritto ‘assistente civico’ e non avrebbero alcun potere di polizia: non potrebbero fare multe, né richiami, ma dovrebbero limitarsi a ‘ricordare le regole con gentilezza’.
Gli assistenti civici non riceverebbero alcun compenso e saranno tutti volontari. Potrebbero mettere a disposizione dei loro comuni fino a 16 ore alla settimana, distribuite in tre giorni, e riceverebbero un’assicurazione per infortuni o incidenti che potrebbero accadere durante le ore di servizio. Sarebbero in servizio fino al 31 luglio, quando scadrà lo stato di emergenza dichiarato dal governo il 31 gennaio.
Il bando è rivolto a pensionati, inoccupati, lavoratori in cassa integrazione, persone che ricevono il reddito di cittadinanza o altre forme di sostegno al reddito. Sarà poi la stessa Protezione Civile a informare regioni e comuni sulla disponibilità degli “assistenti civici” e saranno i sindaci a decidere come impiegarli. Il ministro Boccia ha detto di essere convinto che le richieste di diventare “assistenti civici” supereranno le necessità.
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