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Enzo Bianchi deve lasciare la Comunità monastica di Bose, da lui fondata 55 anni fa. Lo ha deciso la Santa Sede che lo scorso dicembre aveva disposto una Visita Apostolica “in seguito a serie preoccupazioni pervenute da più parti che segnalavano una situazione tesa e problematica per quanto riguarda l’esercizio dell’autorità del Fondatore, la gestione del governo e il clima fraterno”.
Il provvedimento, reso noto dalla Comunità monastica sul suo sito internet, prevede che Bianchi debba “trasferirsi in altro luogo, decadendo da tutti gli incarichi attualmente detenuti”.