Prima erano i ‘cattivi comunisti’ tanto odiati a destra. Ora qualcuno si accorge che la Ong di Gino Strada (come tante altre Ong) non aiuto ‘solo’ gli stranieri, gli africani, i musulmani e via discorrendo. Ma aiuti tutti coloro che ne hanno bisogno senza guardare a passaporto, religione o altre cose.
Adesso, dopo aver aiutato Bergamo, Emergency ha avviato un progetto di consulenza sanitaria e logistica in Piemonte in supporto alle Rsa locali, già colpite dal contagio da Covid-19.
Il progetto realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte e Confindustria Piemonte prevede sopralluoghi in alcune Rsa pilota per offrire consulenze sulle misure d’igienizzazione e la prevenzione, la gestione del flusso sporco-pulito e le misure di compartimentazione. Passo successivo è la formazione del personale sui protocolli per garantire la salute dello staff e degli ospiti attraverso la corretta gestione degli spazi, la sanificazione degli ambienti, l’osservazione attiva degli ospiti, il rilevamento dei sintomi compatibili con Covid-19 e l’eventuale isolamento delle persone infette.
”Siamo orgogliosi di poter condividere con la Regione Piemonte l’esperienza maturata in questi mesi e durante le epidemie che abbiamo affrontato in passato”, ha commentato Rossella Miccio, presidente di Emergency. “Emergency è stata costruita sul principio del diritto alla cura, per tutti, incluso per i più deboli della nostra società. Gli anziani nelle Rsa sono stati tra i più duramente colpiti dal diffondersi del virus, e riteniamo necessario unire le forze per fornire strumenti utili per tutelarli al meglio”, ha sottolineato.
Il progetto coinvolge un team composto da un’infermiera, un logista e un medico di Emergency. Per ottimizzare l’impatto della consulenza, gli enti gestori delle Rsa ‘pilota’ potranno estendere la formazione anche ai coordinatori delle altre strutture sotto la propria gestione, creando un effetto moltiplicatore all’interno della rete socio-assistenziale.
Questo modello di collaborazione è stato già sperimentato con successo da Emergency in Lombardia, dove sono state seguite oltre 50 strutture nella città di Milano, tra cui centri dedicati ai senza fissa dimora, strutture per minori stranieri non accompagnati (Msna) e sedi del sistema Siproimi (ex Sprar).
”Vogliamo aiutare queste strutture a essere preparate non soltanto alla gestione della pandemia in corso, ma anche alla possibile insorgenza di altre epidemie”, ha dichiarato Eleonora Dotti, coordinatrice del progetto. ”Il nostro compito è di affiancare gli enti gestori nell’identificazione di soluzioni pratiche che permettano di rispettare le misure di prevenzione e controllo dell’infezione richieste dalle autorità”.
Il protocollo siglato tra Emergency, la Regione Piemonte e Confindustria Piemonte rimarrà in vigore fino al termine dello stato di emergenza Covid-19.
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