Circa una ventina di persone si sono radunate davanti la Procura di Bergamo dove oggi è stato ascoltato Attilio Fontana riguardo l’indagine sulle zone rosse di Alzano e Nembro, con diversi cartelli tra cui uno che recitava “Fontana responsabile della strage”. Quando Fontana ha lasciato il palazzo della procura a bordo dell’auto di servizio, una ventina di contestatori riuniti nella piazza antistante ha urlato insulti come “vergogna”, “dimettiti” e “criminale”. Una protesta colorata e rumorosa ma senza nessun monento di tensione anche per la strette misure di sicurezza adottate dalle forze dell’ordine che hanno chiuso al traffico la via della procura schierandosi in assetto antisommossa davanti ai contestatori. L’audizione di Fontana, iniziata questa mattina poco prima delle 10.00, è durata circa 2 ore e mezza.
Le dichiarazioni di Fontana sono state in linea con quelle di Giulio Gallera, assessore al welfare, cioè che sull’istituzione della zona rossa che avrebbe dovuto isolare Nembro e Alzano Lombardo, i due comuni dove ai primi di marzo era stato individuato il secondo importante focolaio di coronavirus in Lombardia, la Regione “aspettava” che si muovesse il Governo.
Pare che i lombardi non si sentano proprio tutti rappresentati da #Fontana. Il Presidente della regione #Lombardia fugge dal Tribunale di #Bergamo.#DovevaAndareMeglio#COVID19 #Gallera pic.twitter.com/5Tm6DO8PEF
— BgReport (@bgreport) May 29, 2020
La città di Bergamo saluta il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, oggi convocato in Procura pic.twitter.com/tSsxXpt9iY
— Alessandro Robecchi (@AlRobecchi) May 29, 2020
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