Oggi il video di Matteo Salvini che, mentre Zaia – in un’osteria – spiegava che la morte di alcuni neonati ha spinto alla chiusura di un punto nascita, mangia noncurante delle cilegie è stato attaccato aspramente da tutte le forze democratice e Salvini si è difeso minimizzando, dicendo che il Pd è ‘alla frutta’.
Eppure, quando nel 2018 Roberto Fico, a Palermo per la commemorazione di Giovanni Falcone, durante l’inno nazionale ha messo le mani in tasca per qualche secondo, si era scatenato il putiferio: “Se nelle sue corde non c’è l’amore per la Patria e il rispetto per le persone che in nome della Nazione sono morte, Fico come minimo si astenga dal partecipare a manifestazioni come quella per Falcone, anche se certo, sarebbe meglio prendesse l’autobus e lasciasse la presidenza della Camera con le mani dove preferisce lui”, affermava Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia. “Un presidente della Camera con le mani in tasca durante l’Inno d’Italia è semplicemente indegno”, scriveva su Facebook Giorgia Meloni. “L’anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita altissimi servitori dello Stato, è reso ancor più triste dalla mancanza di rispetto verso l’inno d’Italia dimostrata dal presidente della Camera, Roberto Fico”, commentava la senatrice di Forza Italia, Alessandra Gallone.
Ciliegie e bimbi morti: su Salvini la destra rimane muta ma era scandalizzata dalle mani in tasca di Fico
Quando nel 2018 Roberto Fico, a Palermo per la commemorazione di Giovanni Falcone, durante l'inno nazionale ha messo le mani in tasca per qualche secondo, si era scatenato il putiferio
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16 Giugno 2020 - 20.07
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