Si incatena a villa Pamphili, Aboubakar Soumahoro: "Sciopero della fame finché non ci ascoltano"

Il sindacalista su Facebook chiede la riforma della filiera agricola, un piano nazionale sull'emergenza lavoro e il cambio delle politiche migratorie.

Aboubakar Soumahoro incatenato davanti a villa Pamphili
Aboubakar Soumahoro incatenato davanti a villa Pamphili
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16 Giugno 2020 - 09.27


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“Oggi, inizio lo sciopero della fame e mi incateno qui a Villa Pamphili dove si stanno tenendo gli Stati Generali, finché il governo non ascolterà il grido di dolore di noi invisibili e di tutti gli esclusi”. Inizia così il breve post con cui Aboubakar Soumahoro annuncia che comincerà lo sciopero della fame.
“Rimarrò qui – continua il sindacalista – finché il Governo non ci darà risposte chiare su 3 punti: (1) Riforma della filiera agricola; (2) Varo di un Piano Nazionale Emergenza Lavoro; (3) Cambio delle politiche migratorie”.

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Poi l’appello: “Non lasciateci soli in questa battaglia, ma portateci la vostra solidarietà, le vostre sofferenze e i vostri sogni”.

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