L’amministrazione del comune di Verona, guidata da Federico Sboarina, ha aderito ad un’iniziativa capitanata da Vittorio Sgarbi per proporre un referendum per uscire dall’Unione Europea. Lo ha comunicato il gruppo consiliare del Pd.
I dem spiegano che ad ideare la proposta “sono 14 professionisti romani, ma a capo del movimento c’è il solito Vittorio Sgarbi. L’iniziativa è appoggiata da parte dell’ultradestra radicale e sovranista e dal Movimento Stop Euro”. A scrivere la nota sono Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani, che si dicono “allibiti ed esterrefatti” a riguardo: “Finché si parla di dare la disponibilità ad una richiesta di democrazia, per quanto balzana, presentata nei termini previsti dalla nostra Costituzione, è un conto. Ma che il Comune di Verona, città da sempre aperta aperta all’Europa e al mondo, fornisca un’adesione politica ad una iniziativa simile, è inaccettabile.”
“Altri Comuni” continuano i consiglieri Pd, “da Milano a Bologna a Reggio Emilia, hanno democraticamente messo a disposizione il servizio di certificazione delle firme presso i propri Urp, ma nessuno lo ha fatto con la formula dell’”adesione’”. Inoltre, “Sboarina dovrà tra l’altro spiegare ai veronesi che le decine di milioni di euro che arriveranno a fondo perduto ai veronesi dall’Europa tramite il Recovey Fund, lui non li vuole”.
Sgarbi vuole un referendum per uscire dall'Ue, il Comune di Verona aderisce all'iniziativa
Il Pd: "Che il Comune di Verona, città da sempre aperta aperta all’Europa e al mondo, fornisca un’adesione politica ad una iniziativa simile, è inaccettabile.”
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30 Giugno 2020 - 16.43
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