Salvini rispolvera i progetti razzisti: "Fare un censimento dei campi rom"

Il capo della Lega ripropone l'ipotesi fatta da ministro nel 2018: "Si può chiamare come si vuole, anagrafe, riconoscimento, ma resta una cosa da fare, che si sta facendo in altre parti".

Salvini
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2 Luglio 2020 - 09.00


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E allora perché no fare il censimento dei gay? O quello degli atei? O dei poveri che vanno a dormire all’aperto? O, magari, rispettare i principi di eguaglianza previsti dalla Costituzione?

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Così, visto che nulla è più nuovo del vecchio, Salvini torna alle proposte razziste del 2018, visto che ha deciso che dopo la breve pausa del lockdown l’unico moro per riprendere consenti sia quello di puntare l’indice contro i rom e gli africani, sistema comodo per attirare l’odio della gente mentre così, comodamente, con qualche bel condono si possono premiare evasori fiscali (ossia ladri) e condonare abusi di qualsiasi tipo fatti dai soliti furbetti.


E che ha detto Salvini? l censimento dei capi rom resta un obiettivo, come la chiusura dei campi in tutto il paese”.


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Così Matteo Salvini, arrivando al deposito Atac della Magliana, a Roma, adiacente al campo rom della zona sud ovest della capitale. Per Salvini il censimento “si può chiamare come si vuole, anagrafe, riconoscimento, ma resta una cosa da fare, che si sta facendo in altre parti”.
Nel giugno 2018 aveva detto dopo le reazioni negative alla sua proposta: “Qualcuno parla di ‘shock’. Perché? Io penso anche a quei poveri bambini educati al furto e all’illegalità”.
Tanto che la senatrice di LeU Loredana De Petris aveva detto: “L’idea del ministro Salvini di un censimento dei Rom è fosca e sinistra. E’ impossibile non ricordare un altro censimento, quello degli ebrei del 22 agosto 1938, che fu il prologo delle leggi razziali del mese successivo.

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