Qualcuno dovrebbe dire a Matteo Salvini che mentre arringa le esigue folle di Piazza del Popolo dicendo che “riproveranno a chiuderci in casa, a isolarci e a trasformarci in numeri, confusi e incerti”, Luca Zaia in Veneto ha annunciato misure più severe a causa di un focolaio causato da un manager che ora è in rianimazione.
Salvini sostiene che “questa piazza è la dimostrazione che siamo una grande comunitè e un grande popolo. Con la memoria delle trentamila vittime vogliamo ricostruire questo paese più bello e sano di prima”. Ecco, se magari riuscissimo a non averne altre di vittime a causa dell’irresponsabilità delle sue parole, il Paese lo riusciremmo a ricostruire anche più velocemente. Ma pur di accaparrarsi voti e di recuperare tutta la popolarità che ha perso negli scorsi mesi, Salvini è disposto a cavalcare le teorie complottiste della ‘dittatura sanitaria’. Peccato che poi, quando sorgono i problemi e la vita delle persone è davvero a rischio, bisogna mettere da parte il populismo e lasciare spazio alle persone serie.
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