L’Ufficio stampa della Corte Costituzionale fa sapere che la disposizione del primo Decreto Sicurezza che preclude l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo non è stata ritenuta dalla Corte in contrasto con l’articolo 77 della Costituzione sui requisiti di necessità e di urgenza dei decreti legge ma è tuttavia in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”) sotto un duplice profilo: per irrazionalità intrinseca, poiché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto sicurezza; per irragionevole disparità di trattamento, perché rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti. Per questo la norma è stata dichiarata ‘irragionevole’.
La Consulta boccia il decreto Salvini: irragionevole negare l'iscrizione all'anagrafe ai rifugiati
La Corte ha dichiarato la norma in contrasto con l'art. 3 della Costituzione, per irrazionalità intrinseca (non ha nulla a che vedere con la sicurezza) e per disparità di trattamento
Preroll AMP
globalist Modifica articolo
9 Luglio 2020 - 15.40
ATF AMP