“Che, lo hai visto Salvini oggi…quanto sta a rosicà. Fosse stato pe lui, saremmo dovuti rimanè senza ‘na lira, scusa il francese, con le pezze ar culo. E invece Conte, Conte è stato bravo, e questo je dà fastidio, perché lui pe prendersi du voti in più sarebbe disposto a farci fa la fame…perché lui più miseria c’è, più confusione c’è, meglio se sente. Perché così può fa le sue polemiche”.
Questa essenziale lezione di come funziona il sovranismo me la offre il mio barbiere, mentre dalla radio si commentava la notizia: Conte è stato bravo, a Bruxelles si è fatto un accordo storico. E persino Giorgia Meloni, a denti stretti, ha dovuto ammetterlo: Conte ne è uscito a testa alta. L’unico a lamentarsi è stato Salvini, che annuncia ‘lacrime e sangue’. Ma mentre profetizza l’apocalisse finanziaria si asciuga dal mento un rivolo d’olio e manda giù un boccone di mozzarella pugliese, che gli sarà andato di traverso, perché mentre lui ha ripreso il consueto tour delle sagre alimentari italiane, il suo peggior nemico, la sua nemesi, la serpe in seno Giuseppe Conte oggi è l’uomo del giorno. E a lui non rimane che guardare impotente mentre su Twitter #Salvinisomaro conquista il primo posto delle classifiche e nemmeno i suoi alleati di governo lo affiancano, perché non c’è polemica che tenga. Oggi l’Europa ha vinto e i populisti, i sovranisti, gli euroscettici, tutti loro hanno perso. Ha perso Salvini, ha perso Geert Wilders, sovranista olandese alleato di Salvini, che sbraita che gli olandesi stanno regalando soldi agli italiani evasori fiscali e spendaccioni. Oggi tutto questo schifo ha perso. Oggi è un buon giorno per sperare in un futuro migliore. Un futuro in cui Matteo Salvini, anziché in politica, sia relegato a un’attività che sicuramente gli compete di più: l’assaggiatore di bufale.
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