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“Principalmente parlavo con Montella, il quale mi diceva che comunque tutti gli altri carabinieri della stazione erano ‘sotto la sua cappella’, compreso il comandante Orlando… alcune volte ho parlato anche con Falanga”.
Così, lo scorso gennaio, davanti agli investigatori, il giovane pusher marocchino che passava le informazioni ai carabinieri infedeli della caserma Levante di Piacenza, descrive la figura di Giuseppe Montella, il leader del gruppo, conosciuto molti anni prima perché faceva il preparatore atletico di una squadra di calcio di cui aveva fatto parte. E’ quanto emerge dalla carte dei pm piacentini titolari dell’inchiesta ‘Odyssesus’.