Bocelli (che ha avuto il Covid) passa coi negazionisti: "Mi sentivo offeso dal lockdown, l'ho violato"

"Devo confessare pubblicamente di aver disobbedito a questo divieto che non mi sembrava giusto e salutare" ha detto il tenore al Convegno dei negazionisti organizzato da Sgarbi

Andrea Bocelli
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27 Luglio 2020 - 14.37


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Tra i partecipanti del convegno in Senato dei ‘negazionisti’ del Covid, organizzato da Vittorio Sgarbi, c’è anche Andrea Bocelli che sul Coronavirus ha delle posizioni surreali: il tenore ha infatti esordito dicendo che ‘non conosco nessuno che sia finito in terapia intensiva, quindi tutta questa gravità, francamente…’
“C’è stato un momento in cui mi sono sentito umiliato e offeso per la privazione della libertà di uscire di casa senza aver commesso un crimine e devo confessare pubblicamente di aver disobbedito a questo divieto che non mi sembrava giusto e salutare”, confessa Bocelli. Poi lancia un appello sul ritorno dei bambini a scuola: “Bisogna riaprire le scuole e riprendere i libri. Spero che tutti insieme usciremo da questa situazione terribile”.
Bocelli ha peraltro avuto il Covid-19, cosa che fa acquisire alle sue posizioni una nota ancora più surreale. 

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