L’ex senatrice leghista Angela Maraventano si è presentata stanotte al molo commerciale di Lampedusa con uno dei promotori del ‘Comitato Spontaneo di Lampedusa’, Attilio Lucia, ed altre due persone: i leghisti hanno tentato di chiudere con una corda l’area imbarchi del porto dove si stavano svolgendo le operazioni di sbarco dei 70 naufraghi soccorsi in acque territoriali.
Al tentativo di tendere la corda da parte a parte del cancello si opponevano due volontari di Sea Watch che operano le ricognizioni con il velivolo “Moonbird” mettendole i piedi sopra. Nel frattempo, aggirando l’ostacolo, i pulmini con a bordo i migranti, diretti al centro di accoglienza, hanno imboccato il secondo di due cancelli dell’area imbarchi senza incorrere nella corda che i leghisti tentavano di tendere.
Allora Maraventano ci ha riprovato: insieme al suo entourage si è recata alla fine della strada che conduce al piazzale marittimo, con l’unico risultato di bloccare però i pulmini che erano di ritorno dal centro di accoglienza. La rimozione della corda che impediva lo svolgimento del servizio di polizia è stata chiesta – ripetutamente – con le buone maniere e, almeno in apparenza, quasi a titolo di favore. La leghista non molla e la sceneggiata va avanti per un’ora, fino a quando la polizia – mostrando sempre molto riguardo per una signora che stava, di fatto, impedendo lo svolgersi di operazioni militari – non è riuscita a farle sgomberare la strada.
La sceneggiata della leghista Maraventano a Lampedusa: con una corda tenta di bloccare lo sbarco dei migranti
Al tentativo di tendere la corda da parte a parte del cancello si opponevano due volontari di Sea Watch che operano le ricognizioni con il velivolo “Moonbird” mettendole i piedi sopra.
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27 Luglio 2020 - 15.16
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