Il Senato ha deciso: Salvini andrà a processo per il sequestro della Open Arms

Voto sulla richiesta di autorizzazione a procedere per il leader della Lega presentata dal Tribunale dei ministri di Palermo che lo accusa di sequestro di persona per aver bloccato lo sbarco dei migranti

Salvini
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30 Luglio 2020 - 08.21


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Nulla da fare: i tentativi di buttarla in ‘caciara’ sono finiti nel nulla. Ma se è vero che si era detto felice di andare a processo e che anche un bambino capisce al volo la sua innocenza, allora non ci sarano problemi.

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Il Senato ha concesso l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, l’aula di palazzo Madama ha respinto la proposta della Giunta per le elezioni di negare il via libera chiesto dai pm.
A favore della proposta della Giunta hanno votato in 141, contrari 149.

Open Arms: “Ora modificare decreti sicurezza” – Tramite una nota è arrivata anche la reazione di Open Arms. “Il voto di oggi marca un passaggio importante, tuttavia resta ancora molto da fare, dalla modifica dei decreti sicurezza, all’organizzazione di protocolli di sbarco in grado di garantire la sicurezza e la dignità di tutti, da un sistema strutturato di soccorso e di redistribuzione delle persone salvate su tutto il territorio europeo, per finire con la sospensione di accordi criminali con paesi illiberali che finanziano trafficanti e miliziani”, si legge nel comunicato della Ong spagnola. 
La vicenda Open Arms – La vicenda risale all’epoca in cui Salvini era ministro dell’Interno del primo governo Conte, quello guidato dall’intesa Lega-M5s. Tra l’1 e il 20 agosto 2019, la nave spagnola Open Arms rimase per 19 giorni in attesa di un porto in cui sbarcare. Porto che l’Italia e Malta avevano negato. Quando poi la nave si avvicinò a Lampedusa entrando in acque italiane fu il pm di Agrigento Luigi Patronaggio a salire a bordo con due medici e a constatare una situazione sanitaria insostenibile. La nave fu sequestrata e i 160 migranti a bordo fatto sbarcare. Da lì partì la volontà del pm di indagare eventuali omissioni da parte dei pubblici ufficiali. 
La difesa di Salvini prima del voto
Un discorso copia/incolla da vittima del sistema, da persegitato e non da persecutore:
La Open Arms “è una nave pirata” che “era autorizzata ad avere a bordo 19 migranti, ne aveva a bordo oltre 100. Se c’è qualcuno che ha messo a rischio le persone è il suo comandante, non il ministro dell’Interno”.

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Lo ha sostenuto il segretario della Lega, Matteo Salvini, parlando nell’aula di Palazzo Madama.
Ha poi aggiunto: “Questa sera dovrò spiegare ai miei figli che papà va a processo perchè è un delinquente che ha difeso i confini, questo è l’unico peso che mi porto, non mi interessano le critiche politiche”. E una stoccata all’ex rottamatore: “Preferisco il silenzio del M5s rispetto alle supercazzole di Renzi”.

E infine: “Io stasera torno a casa a testa alta, con un processo, ma a testa alta. Io vi ringrazio, mi fate un regalo a mandarmi a processo, vado a testa alta e con la schiena dritta”.

 

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