“Il maschio è infedele, si accoppia con almeno 4-5 femmine”.
Non siamo in una bettola dei bassifondi di un qualche porto, ma nell’Aula del Senato. A parlare non è un semianalfabeta, ma il Vicepresidente del Senato. Roberto Calderoli nella sua vita politica ne ha combinate di ogni: ha dato dell’orango a Cecile Kyenge, ha indossato una maglietta offensiva nei confronti dell’islam e ha provocato una rivolta a Bengasi, in Libia, davanti al Consolato italiano, durante la quale la polizia sparò sulla folla e provocò 11 morti. Undici persone sono morte perché Calderoli ha scambiato il Parlamento per un bar. E le dichiarazioni di oggi, espresse durante la discussione sul voto in Puglia, sono degne di un ubriaco, non certo di un vicepresidente del Senato.
Vicepresidente. È uno scandalo che solo in questo paese può continuare, giorno dopo giorno. Calderoli non è l’ultimo consigliere dell’ultimo municipio dell’ultimo quartiere dell’ultima città d’Italia. È ai vertici del Paese, siede su una poltrona che non si merita e mai si è meritato. Non dopo le assurde dichiarazioni di oggi, offensive per le donne, per gli uomini, per tutta Italia. Può il vicepresidente del Senato parlare di ‘maschi che si accoppiano con 4-5 femmine’? Può essere tollerato un linguaggio simile, in un luogo come il Parlamento? La vogliamo finire una volta per tutte con questa gente che vomita volgarità, espressione più bassa della pancia del paese?