“In fin dei conti cos’hanno fatto? Niente. Hanno solo ucciso un extracomunitario”. Questa la frase choc pronunciata da uno o più familiari dei quattro picchiatori che hanno ucciso a colpi di calci e pugni Willy Monteiro Duarte, il ragazzo 21enne originario di Capo Verde, isola situata in un arcipelago al largo della costa occidentale dell’Africa.
A udire queste terribili parole sarebbero stati alcuni testimoni che hanno poi riferito ai militari. La frase sarebbe stata pronunciata in caserma. Una volta fermati infatti, il gruppetto è stato trasferito in caserma, dove è poi stato raggiunto da genitori e parenti.
Quando il comandante della stazione di Colleferro, allertato dalla moglie che era stata svegliata dalle grida e dai rumori provenienti dal parco, è corso a vedere cosa stava succedendo, Willy era ancora vivo, gravemente ferito ma cosciente. Il comandante è quindi rimasto accanto al ragazzo, accarezzandogli il viso e cercando di tranquillizzarlo fino all’arrivo dei soccorsi. Intanto, il militare è riuscito da solo a capire chi fossero gli aggressori e ad allertare i colleghi. Il gruppo è stato poi fermato e trasferito in caserma. Proprio lì sarebbe stata udita da alcuni testimoni la frase choc pronunciata dai familiari: “In fin dei conti cos’hanno fatto? Niente. Hanno solo ucciso un extracomunitario”.
La frase razzista detta dalla famiglia di quelli che hanno ammazzato a botte Willy: "Era solo un immigrato"
Questa la frase choc pronunciata da uno o più familiari dei quattro picchiatori che hanno ucciso a colpi di calci e pugni Willy Monteiro Duarte, il ragazzo 21enne originario di Capo Verde.
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8 Settembre 2020 - 10.21
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