Dopo un'estate senza regole Solinas blinda la Sardegna: si entra solo se negativi al Covid

Chi arriverà nell'isola dovrà aver fatto un tampone o in test sierologico che dimostri di non essere positivo al coronacirus

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12 Settembre 2020 - 09.07


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Viene in mente il detto: chiudono la stalla dopo che i buoi sono fuggiti. Perché in questa estate in Sardegna, soprattutto nelle aree e nei lovali frequentati dai nababbi, è successo di tutto grazie alla irresponsabilità dei più e ai mancati controlli.

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E ora a cose fatte si corre ai ripari:

 La ‘stretta’ sugli ingressi in Sardegna era nell’aria e ieri, nella tarda serata, è arrivata la nuova ordinanza del presidente della Regione Sardegna che prevede la certificazione di non positività per chi arriva nell’Isola. Una sorta di passaporto sanitario, a cui il presidente Christian Solinas aveva pensato all’inizio della stagione estiva e turistica e che aveva accantonato travolto da critiche e accuse arrivate anche da esponenti del Governo nazionale.

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Dopo la ripresa del virus -‘arrivato da fuori, a luglio la Sardegna era Covid free’ ha ribadito più volte Solinas – con i contagi registrati ad agosto e i numeri che anche nell’Isola crescono (da giorni la terapia intensiva del principale Covid hospital, il Santissima Trinità di Cagliari, è piena), il Presidente prova a blindare la Sardegna, forte dell’Autonomia regionale che gli consente “anche in qualità di Autorità Sanitaria Regionale, di valutare e ponderare gli interventi necessari per la tutela della salute pubblica”.

“Le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale – si legge nella premessa dell’ordinanza firmata ieri – rendono necessarie misure volte a garantire l’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea, graduando le misure in base alla specificità del contesto territoriale interessato, nel rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalità ed adeguatezza al rischio effettivamente presente sul territorio regionale”.

 Da lunedì 14 settembre, quindi, “i passeggeri che intendono fare ingresso nel territorio regionale, provenienti dall’estero e/o dal territorio nazionale, sono invitati a presentare, all’atto dell’imbarco, l’esito di un test – sierologico (IgG e IgM) o molecolare (RNA) o Antigenico rapido – eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza, che abbiano dato esito negativo per covid-19. I passeggeri potranno, alternativamente, dimostrare, sempre all’atto dell’imbarco, di aver compilato on line apposita autocertificazione, comprovante di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio regionale, ad un test sierologico, molecolare o antigenico, il cui esito è risultato negativo, avendo cura di indicare obbligatoriamente: a) il tipo di test effettuato e la data di esecuzione; b) il nome della struttura (pubblica, privata o privata accreditata) presso la quale lo stesso test è stato effettuato”.

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La Regione prevede un regime transitorio per chi ha già programmato un viaggio in Sardegna per i prossimi giorni: “a far data dal 14 settembre 2020, solo in via transitoria, precisa l’ordinanza, i passeggeri che si presentino sul territorio regionale privi della necessaria certificazione accettano di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone entro 48 ore dall’ingresso nel territorio regionale, a cura dell’azienda sanitaria locale di riferimento ovvero presso una struttura privata accreditata. A tal fine gli stessi passeggeri, anche se asintomatici, sono obbligati a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio regionale all’azienda sanitaria competente e, nelle more dell’esito delle indagini di laboratorio effettuate dalla competente Azienda sanitaria, ad osservare l’isolamento domiciliare fiduciario, che verrà meno solo all’atto dell’eventuale esito negativo degli stessi esami e salvo ulteriori diverse disposizioni dell’Azienda Sanitaria competente”.

Altro punto regolamentato dall’ordinanza riguarda le mascherine, con “l’obbligo sull’intero territorio regionale di indossare per l’intera giornata (H 24) protezioni delle vie respiratorie (mascherine) anche in tutti i luoghi all’aperto in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno 1 metro”.

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