“Non lo conoscevo di persona ma conoscevo la sua opera e sono veramente addolorato, rattristato per la sua morte. Siamo consapevoli che facendo questa opera, aiutando i più derelitti e ci prendiamo dei rischi”.
Lo afferma Don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro, a Pistoia, che si occupa dei migranti come Don Don Roberto Malgesini, ucciso a Como da un migrante con problemi psichici.
“Anche qui a Pistoia abbiamo dei ragazzi, dei migranti, che hanno problemi psichici, abbiamo segnalato queste situazioni ma le strutture competenti, le Asl come gli assistenti sociali sono assenti. La politica ha abbandonato queste persone – sottolinea Biancalani – e noi siamo costretti a operare a mani nude. Sono vicino alla parrocchia di Don Roberto Malgesini e alla diocesi di cui faceva parte, piango la sua morte, ma ribadisco siamo consapevoli che nella nostra azione corriamo dei rischi”.
“E voglio dire che non sopporto come questa morte venga strumentalizzata, Salvini in prima fila. Certo il gesto di questo immigrato non è da giustificare, ma c’è da sottolineare che don Malgesini conosceva questa persona e sapeva che era malata e che aveva bisogno di aiuto. – conclude Biancalani – Dispiace che la politica strumentalizzi queste situazioni, rovesciando il significato del gesto del parroco. E’ sempre un’umanità da servire”.