Bisogna interveniure subito: “La situazione emersa è, in particolare nella struttura più grande, che ospita circa 600 cittadini stranieri, particolarmente seria, con un tasso di positività oltre il 60% dei tamponi effettuati, aggravata dalla condizione di difficile se non impossibile rispetto del distanziamento e ancor meno isolamento dei positivi asintomatici. In atto i positivi accertati sono 32 sui 50 tamponi di cui si è avuto l’esito”.
E’ quanto scrive il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in una lettera inviata al premier Giuseppe Conte, al governatore siciliano, Nello Musumeci, all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, al prefetto del capoluogo siciliano, Giuseppe Forlani, e al direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, Daniela Faraoni.
Il riferimento è al focolaio di Covid-19 che si è sviluppato nella Missione speranza e carità, fondata da Biagio Conte in via Decollati a Palermo. I medici dell’Azienda sanitaria provinciale stanno continuando a effettuare i tamponi, mentre i cancelli della cittadella dei poveri sono presidiati dalle forze dell’ordine.
“La particolare condizione di fragilità e promiscuità della situazione, aggravata dal rifiuto di lasciare la struttura per recarsi presso l’albergo Covid-19 da parte di numerosi positivi – denuncia nella lettera il primo cittadino -, rischia di determinare una situazione di grave rischio sanitario e sociale per l’intera comunità locale”.
Il Comune si è organizzato per fornire viveri e pasti pronti alla Missione e da oggi, in collaborazione con l’Asp, la presenza dei mediatori culturali. La Missione opera su quattro diverse sedi in città, in base alla tipologia di cittadini accolti, in totale circa 900, in immobili messi a disposizione da amministrazioni pubbliche.
Nei giorni scorsi sono stati segnalati quattro casi di positività al Covid-19, a seguito dei quali, le autorità sanitarie regionali, in raccordo e contatto con tutte le istituzioni locali e la Prefettura, hanno avviato una massiccia campagna di screening e tracciamento.
“Credo necessario, nel confermare la piena collaborazione da parte dell’Amministrazione comunale per quanto di propria competenza – conclude il sindaco nella lettera -, un intervento del Governo nazionale e comunque da parte di tutte le Autorità comunque e diversamente competenti, sì da scongiurare il grave rischio accennato”.
Argomenti: covid-19 papa francesco