L'accusa di Mediterranea: "Illegittimo il divieto di imbarco dei due soccorritori"

Mediterranea Saving Humans: "L'obiettivo di questo diniego è impedire alla Mare Jonio di continuare la sua attività in missione di monitoraggio e osservazione nel Mediterraneo"

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25 Settembre 2020 - 20.11


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“Le tardive giustificazioni dichiarate dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto non possono nascondere la realtà di un sistematico attacco al soccorso civile in mare, che nasce da una precisa volontà politica e ha mandanti nel governo, e non ragioni burocratiche. La decisione, senza precedenti, di vietare l’imbarco di due soccorritori, in qualità di ‘tecnici armatoriali’, a bordo della nave Mare Jonio è infatti arbitraria e illegittima, e come tale sarà contestata nelle opportune sedi giudiziarie”.

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Così Mediterranea Saving Humans in risposta al comunicato di oggi del Comando Generale delle Capitanerie di Porto di Roma.

“Non vi è un solo articolo di legge citato a sostegno del diniego, che viene motivato solo sulla base delle ben 4 diffide con cui le Autorità marittime, da giugno ad oggi, hanno intimato alla Mare Jonio di non condurre una ‘attività organizzata e pianificata di ricerca e soccorso in mare’. È un attacco dunque – spiega l’organizzazione – che viene da lontano e che ha motivazioni politiche e non tecniche”.

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“L’obiettivo di questo diniego è impedire alla Mare Jonio di continuare la sua attività in missione di monitoraggio e osservazione nel Mediterraneo, di impedirle di garantire con personale qualificato la possibilità di salvare vite umane. È un tentativo che riduce per tutti la capacità di risposta a salvaguardia della vita umana in mare e che quindi non possiamo accettare e respingeremo al mittente”, conclude Mediterranea.

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