Ciro Di Maio, presidente di Arcigay Ravenna, questa mattina ha trovato la vetrina dell’ufficio dell’agenzia di cui è titolare imbrattata con la scritta ‘Fro*io’. Su Facebook, Di Maio commenta così: “Un attacco che reputo di una vigliaccheria alquanto bassa, perchè non può non essere vigliacca la persona che con il favore delle tenebre, nascondendosi nel silenzio notturno, ti scrive sulla porta una parola per recarti offesa. Io ci metto la faccia perchè ci credo nel fatto che l’omobitransfobia sia da condannare, perchè non provo vergogna per quello che sono e per quello in cui credo, perchè non essere eterosessuali non è una cosa per cui nascondersi”.
“La scritta sta là – aggiunge – La vedete, non ho fretta di cancellarla perchè non ho paura. E non ho paura perchè so che questo non è il pensiero della mia città, come altre volte ho dichiarato. Continua ad esistere una minoranza di persone, di mele marce, che pensano di intimorire così il prossimo, ma so bene che questo non è il pensiero della comunità ravennate. So bene che la mia città è vicina a me quanto è vicina alle vittime di atti di omobitransfobia. Una legge contro l’omobitransfobia, come quella in discussione in questo periodo non è solo opportuna, è proprio necessaria! Quando si arriva a colpire una persona nella sua sfera personale, per intimorirla, si tratta di un attacco a tutta la comunità che questa persona sta rappresentando. Ringrazio le persone che mi hanno già mostrato solidarietà, la vostra presenza è preziosa. Meglio frocio che razzista”.
Insulti omofobi al Presidente di Arcigay Ravenna, luribatte: "Non ho paura, meglio fro*io che razzista"
Ciro Di Maio: "Una legge contro l'omobitransfobia, come quella in discussione in questo periodo non è solo opportuna, è proprio necessaria!"
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28 Settembre 2020 - 19.28
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