Tar del Lazio, il vaccino per l'influenza non è più obbligatorio come voleva Zingaretti

Con una sentenza del tribunale del Lazio si è ribaltata l'ordinanza del 17 aprile di Zingaretti, nella quale si imponeva il vaccino a tutti gli over 65

Vaccino antinfluenzale
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2 Ottobre 2020 - 18.51


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Con una sentenza di questa mattina, Il Tar del Lazio ha annullato l’ordinanza con la quale il 17 aprile scorso il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha imposto l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale stagionale per tutte le persone over 65, per tutto il personale sanitario e sociosanitario operante in ambito regionale (pena il divieto di avere accesso ai rispettivi luoghi di lavoro) raccomandandola anche per i bambini tra i sei mesi ed i sei anni, a partire dal 15 ottobre.

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Pochi minuti prima che uscisse la sentenza del Tar, Zingaretti aveva tenuto a sottolineare la natura provocatoria della della decisione visto che non compete alla Regione l’obbligo della vaccinazione, ma volevamo dare un segnale sull’importanza di farlo”.

“Ci auguriamo – ha aggiunto – che il governo rifletta, nel nome della sicurezza e della prevenzione, per togliere dagli ospedali i ricoveri inappropriati legati all’influenza stagionale degli anziani e avere l’immediatezza della consapevolezza del rischio Covid”.

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Dello stesso avviso anche la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, che a margine della visita all’ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, dove è stata avviata la vaccinazione antinfluenzale ha sottolineato come “mai come quest’anno è importante vaccinare i bambini. La tutela dall’influenza è un elemento in più di sicurezza anche rispetto al Covid”:

“Al ministero – ha spiegato Zampa –  abbiamo previsto che, nella fascia della fragilità, siano compresi i bambini e abbiamo abbassato l’età dell’anzianità, facendola scendere a 60 anni.”

A far eco alla sottosegretaria, l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco anche lui in visita all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. “In Puglia ha diritto alla vaccinazione antinlfluenzale un pugliese su due” ha detto.”E’ già partita la vaccinazione agli operatori sanitari e in questi giorni stiamo distribuendo i vaccini ai medici di medicina generale,  saranno i medici a contattare i pazienti che hanno diritto”.

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