Una vergogna indecente che alla Lega di Salvini non ha fatto né caldo e né freddo: “Ho ascoltato, incredula, le parole dell’ex senatrice della Lega, Angela Maraventano che, ieri, nel corso di una manifestazione, ha constatato con rammarico che non esiste più la mafia ‘sensibile e coraggiosa’ di un tempo. Che una persona che ha rappresentato lo Stato possa riproporre la trita favoletta della mafia buona mi indigna e mi fa arrabbiare”.
Lo dice Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone e presidente della Fondazione che del giudice assassinato a Capaci porta il nome, commentando le dichiarazioni fatte ieri, a Catania, dall’ex senatrice del Carroccio.
“In questi anni abbiamo pianto decine di donne e uomini delle istituzioni, magistrati, giornalisti, sindacalisti, cittadini comuni uccisi da una criminalità organizzata che ha saputo solo seminare morte, sopraffazione e ingiustizia. La Maraventano – aggiunge – è arrivata a dire che la mancanza di sviluppo della nostra Sicilia è da ascriversi al fatto che lo Stato, con una dura battaglia, ha eliminato la mafia, dipingendo una Cosa nostra sensibile e attenta alle esigenze del territorio. Parole senza senso di chi ha dimenticato la lunga scia di sangue che ha sporcato le nostre strade. La mafia non è mai stata buona, non ha mai portato sviluppo e ricchezza. È un cancro che continua a essere presente nella nostra terra e va combattuta quotidianamente. Dalle istituzioni, ma anche da ciascuno di noi. Spero – conclude Maria Falcone – che i vertici del partito di cui l’ex senatrice è esponente prendano le distanze dalle sue vergognose dichiarazioni”.