Non si può certo dar torto a Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive del Sacco di Milano, che ribadisce che “si sta buttando via tutto il sacrificio fatto durante i mesi di lockdown se andiamo avanti così: gli altri Paesi europei qua attorno sono la chiara dimostrazione di dove andiamo a parare”.
“È sempre stato così – ha aggiunto – in tutte le epidemie della storia: ci sono interessi di tipo economico o politico che superano le evidenze dal punto di vista epidemiologico. Per difendere questi interessi, a volte anche importanti, si ha interesse a minimizzare quello che non è minimizzabile e si dice che bisogna dare alla gente soltanto messaggi rassicuranti, come se la gente fosse stupida e dovesse essere trattata come si tratta il bambino che bisogna mandare a letto tranquillo perché dorma sonni felici”.
Parlando poi della situazione in Europa Galli ha spiegato che “tutto il mondo è paese: quello che sconcerta è una certa diffusa inadeguatezza dei governanti, che riescono a infilare una serie di topiche veramente importanti, oppure che, quando i Paesi sono più vasti, vedono conflitti dettati dalla diversa appartenenza politica fra governi centrali e governi regionali. Tutta Europa non ha bisogno di questo, ma di voci univoche e interventi razionali per cercare di uscire tutti quanti, se possibile assieme, perché una malattia come questa delle frontiere stabilite dall`uomo se ne infischia. Al virus non occorre il passaporto per passare da un posto all’altro”.
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