In un’intervista al Corriere, l’ex parlamentare Nunzia De Girolamo ha parlato delle difficoltà dovute al contagio da Covid: “La cosa più complicata è stata spiegare a mia figlia che la mamma non muore”.
Parla di come ha contratto il virus, probabilmente a casa dei suoi genitori a Benevento: “Stavano benissimo. Qualche ora dopo il mio ritorno a Roma, mia sorella è risultata positiva. Mia mamma si è fatta un tampone ed è rimasta in attesa dell’esito per giorni, comunque positiva anche lei. A prescindere da tutto, inizio un isolamento dentro casa, venerdì mi fanno un tampone. Esito negativo. Nonostante questo, visti i tempi di incubazione del virus, continuo a stare isolata dal resto della famiglia.
Il tampone è diventato poi positivo, per questo lancia un appello a chi legge: “Se pensate di non stare bene, in attesa di capire, isolatevi dal resto del mondo. E ricordatevi i tempi di incubazione anche a costo di farvi dare della psicopatica, com’è successo a me”.
La De Girolamo è per il momento isolata nella sua camera matrimoniale: “Mia figlia viene a guardarmi dalla finestra, ci scambiamo messaggi da sotto la porta. Tutto in massima sicurezza, come col cibo. Mio marito mi lascia il vassoio davanti alla porta della camera, poi se ne va. Io apro la porta, porto tutto dentro, consumo il pasto e poi lascio il vassoio dopo averlo igienizzato nel punto in cui l’avevo preso”
Confessa di avere un po’ di paura: quando sono iniziati i dolori non ha dormito tutta la notte.
Ora cerca di distrarsi e soprattutto di tranquillizzare la figlia piccola.
“Come molti dei bambini terrorizzati dal contagio, Gea collega il Covid-19 alla morte. Quando le abbiamo detto che ero risultata positiva, ha iniziato a piangere e disperarsi. Da quasi 24 ore passa gran parte del tempo appoggiata alla mia porta chiusa, con me che la tranquillizzo da dentro”.
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