Smentito da Burioni, da decine di studi scientifici che ne hanno dimostrarto l’inefficacia, l’idrossiclorochina continua a essere il chiodo fisso di Matteo Salvini. Che sta cercando di convincere il suo elettorato che non si morirebbe poi così tanto se i medici, noti assassini approfittatori, si decidessero a usare il farmaco miracoloso sponsorizzato – guarda caso – anche da Trump e Bolsonaro, e che non vogliono farlo perché le cause farmaceutiche sono brutte e cattive.
Ma lui insiste, e mette sé stesso al centro di questa ennesima pagliacciata: “L’idrossiclorochina è un farmaco usato in Cina, Germania e tanti altri Paesi e in Italia tanti medici la usano. Se mi ammalassi io la chiederei”.
Menzogne: la Cina a settembre ha eliminato l’idrossiclorochina dalle sue linee guida sanitarei nella lotta contro il Covid-19, dalla Germania viene lo studio pubblicato su Nature che ne ha confermato l’inefficacia (Gli studi sono stati realizzati da Stefan Pohlmann del Deutsches Primatenzentrum – Leibniz Institute for Primate Research, di Gottingen) e Roberto Burioni pochi giorni fa ha detto esplicitamente che non è affatto vero che l’idrossiclorochina ha salvato milioni di vite, come sostiene Salvini.
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