Il grande attore Gigi Proietti, scomparso lunedì scorso 2 novembre, è in coda: la cremazione slitterà di una settimana, a causa dei troppi morti, dovuti in particolare all’emergenza Covid. Poi la salma verrà tumulata nel cimitero degli artisti a Testaccio a Roma.
Il caos al cimitero Flaminio – l’unico della città in cui si trovano i forni crematori – si starebbe trascinando da tempo. In una nota Ama, l’azienda dei rifiuti capitolina, fa sapere che “solo nei primi sei giorni di novembre sono stati già 295 i decessi in più rispetto all’analogo periodo del 2019 con un aumento del 62% in base agli ultimi aggiornamenti dell’anagrafe pubblica capitolina”.
Le camere mortuarie sono piene e centinaia di salme attendono di essere cremate dopo esser state spostate al Verano. Intanto non compare il nome del defunto artista nella lista delle cremazioni della prossima settimana, il che fa supporre il ritardo.
Proietti riposerà al cimitero inglese, detto anche acattolico e degli artisti, di Roma. Si trova accanto alla Piramide, nel quartiere Testaccio dove accoglie grandi personaggi italiani e stranieri come Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda, John Keats, Percy Bysshe Shelley. Ed è qui che l’artista, morto nel giorno del suo 80esimo compleanno, aveva espresso il desiderio di restare dopo l’addio alla vita terrena.