"I migranti hanno gli stessi diritti degli italiani sul vaccino" nonostante il mal di pancia di Salvini e Meloni

Il commissario per lʼemergenza lancia però segnali positivi: "Si comincia a vedere un poʼ di luce in fondo al tunnel"

Il vaccino della Pfizer
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6 Dicembre 2020 - 17.47


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Immaginiamo il mal di pancia di Salvini e Meloni ma il vaccino protegge chi lo fa e gli altri. Sicuramente ai sovransti sfugge.
I migranti “hanno diritti uguali a quelli dei cittadini italiani”, compreso quello alla salute e ad essere vaccinati. A chiarirlo è il commissario per l’Emergenza Covid, Domenico Arcuri, secondo il quale “sarebbe molto importante che tutte le persone che attraversano le nostre strade, e che non lo facciano clandestinamente, possano esserre sottoposte alla vaccinazione”.
“Sarà un Natale di responsabilità, sacrificio e di speranza perché un po’ di luce alla fine del tunnel si comincia a vedere”, ha detto con grande ottimismo il commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri. “Entro settembre 2021 avremo la possibilità di vaccinare tutti gli italiani”, ha proseguito Arcuri ipotizzando che Ema ed Aifa approvino tutti i sei vaccini” oggi arrivati nella fase finale delle sperimentazione, “noi avremo disponibili nel terzo trimestre 202 milioni di dosi di vaccino in 15 mesi”, questo vuol dire che, pur dovendo fare due somministrazioni a ciascun cittadino, “noi potremo vaccinare tutti gli italiani”. Arcuri ha detto di confidare che in Italia le prime vaccinazioni inizieranno “nell’ultima parte di gennaio”.

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