Il V-day sta per scattare. Domani le prime dosi del farmaco prodotto dalla Pfizer-Biontech saranno somministrate a un’infermiera, a un operatore socio sanitario, a una ricercatrice e a due medici dell’ospedale Spallanzani di Roma, uno dei centri di riferimento per le malattie infettive a livello nazionale.
Il camion frigo che ha trasportato le prime fiale per scatenare la battaglia finale contro la pandemia è arrivato ieri pomeriggio in città, scortato dalle Forze dell’ordine dal Brennero, dove era giunto dal Belgio, fino alla caserma dei Carabinieri di Tor di Quinto. Le 9.750 dosi del vaccino in mattinata sono state allo Spallanzani. Un tragitto di poco più di 12 chilometri attraverso le strade pressoché deserte della Capitale. Le dosi saranno ora suddivise per essere consegnate dai militari in diversi punti del territorio nazionale per l’avvio della campagna vaccinale in programma da domani.
‘L’Italia rinasce con un fiore’ – sarà la primula a caratterizzare il design dei padiglioni per le vaccinazioni – è lo slogan scelto dal ministero della Salute.
Oggi viene dato il via alla cosiddetta ‘Operazione Eos’, nel piano predisposto dal Comando operativo di vertice interforze della Difesa, su richiesta del commissario straordinario, Domenico Arcuri, e in stretta cooperazione con la sua struttura.
In una prima fase, i mezzi e gli aeromobili militari contribuiranno a distribuire le prime 9.750 dosi recapitandole a destinazione. L’Arma dei carabinieri fornirà il servizio di scorta ai movimenti via terra. Le dosi, stoccate in una prima fase all’ospedale Spallanzani di Roma, saranno poi distribuite nelle altre Regioni per consentire all’intero Paese di partecipare, domani, al ‘Vaccine day’ europeo.
Mezzi e aeromobili militari distribuiranno le prime dosi in tutta la Penisola. In una fase successiva le dosi di Pfizer saranno consegnate direttamente ai 300 siti di somministrazione individuati dalle Regioni. Non appena saranno disponibili i vaccini di tipo ‘cold’ delle altre case farmaceutiche (AstraZeneca, Moderna, etc), le Forze Armate, in base alle indicazioni fornite dal Commissario straordinario, saranno impegnate nel trasporto logistico su tutto il territorio nazionale.
Dall’istituto Spallanzani, una parte dei vaccini sarà trasportata a Pratica di Mare dove 5 aerei (due C27J dell’Aeronautica, due Dornier Do. 228 dell’Esercito e un P-180 della Marina) raggiungeranno le mete più lontane. I restanti vaccini raggiungeranno le destinazioni via terra con un impegno complessivo di 60 autoveicoli e circa 250 militari.
Le successive dosi di Pfizer, così come previsto dal Piano vaccini, saranno consegnate direttamente dalla casa farmaceutica ai 300 siti di somministrazione individuati dalla Struttura commissariale in accordo con le Regioni. Nella seconda fase, non appena disponibili i vaccini di tipo ‘cold’ delle altre case farmaceutiche (AstraZeneca, Moderna, etc), le Forze armate in base alle indicazioni fornite dal commissario straordinario saranno impegnate nel trasporto logistico su tutto il territorio nazionale.
L’hub principale, per lo stoccaggio delle dosi, sarà presso l’aeroporto di Pratica di Mare da dove partiranno per raggiungere i 21 ‘Sub Hub’, strutture militari dislocate in tutte le Regioni che garantiscono le necessarie misure di sicurezza. Da qui partiranno per essere consegnati ai siti di somministrazione.
Il piano prevede l’utilizzo di 11 aerei, 73 elicotteri e oltre 360 autoveicoli. L’organizzazione logistica contempla anche l’utilizzo degli shelter frigo in dotazione alla Difesa. Per entrambe le tipologie di vaccini, in accordo alle richieste del servizio sanitario regionale e locale, la Difesa prevede di costituire, inoltre, delle postazioni vaccinali fissi e mobili (Presidi Vaccinali Difesa-PVD) attraverso la riconversione dei ‘Drive Through Difesa’, attualmente operativi in tutta Italia per effettuare i tamponi e contribuire, insieme al ministero della Salute, all’attivita’ di screening. Su richiesta, il personale sanitario delle Forze Armate sarà disponibile per eventuale somministrazione anche con team mobili nelle Rsa o a domicilio per i cittadini con difficoltà motorie.
L’arrivo delle prime dosi di vaccino è uno “spiraglio di luce”, ha detto il commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, a RaiNews 24.
“Nei prossimi mesi continueremo questa campagna – ha affermato Arcuri – per portare il nostro paese, nei tempi in cui sarà possibile, fuori da questa emergenza. Domani sarà un giorno simbolico molto emozionante, molto partecipato. Siamo convinti che tutti i cittadini comprenderanno l’importanza di questo momento”.