Il diario post vaccino dell'infettivologo: "Unico effetto collaterale è la speranza"

L'esperto - noto alle cronache per essersi preso cura al San Matteo del paziente 1 Mattia: "Questo è un vaccino ad alta efficacia e sicuro perché autorizzato da diverse agenzie regolatorie"

Raffaele Bruno
Raffaele Bruno
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28 Dicembre 2020 - 17.17


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L’infettivologo Raffaele Bruno, professore di malattie infettive all’università di Pavia e direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Matteo si è sottoposto ieri al vaccino contro il Covid-19 e ha dichiarato: “Dopo 6 ore dalla vaccinazione contro Sars-CoV-2, posso confermare che il più grande effetto collaterale” dell’iniezione scudo “è un persistente senso di benessere dato dalla speranza che sia l’inizio della fine”.
L’esperto – noto alle cronache per essersi preso cura al San Matteo del paziente 1 Mattia, il 38enne approdato originariamente all’ospedale di Codogno con una brutta polmonite, che il 20 febbraio con il suo tampone positivo ha svelato all’Italia la presenza del nemico – aveva prestato volto e braccio per la causa vaccinale spiegando: “Questo è un vaccino ad alta efficacia e sicuro perché autorizzato da diverse agenzie regolatorie, dalla Fda all’Ema e all’Aifa, dopo rigorosi controlli. Farlo è un dovere deontologico per un sanitario. Si tratta di scegliere fra il bene e il male. Siamo già a più di 70mila decessi. L’unico modo per fermare questa tragedia è vaccinarsi. Non è una questione individuale, ma di sanità pubblica, tuteliamo anche gli altri”. Ora ecco il suo ‘day after’.
Una pioggia di commenti è arrivata al tweet dello specialista. Ma non c’è solo chi scrive “non vedo l’ora di provare lo stesso effetto collaterale” o “da oggi attenderò il mio turno, anche se sarà lunga”. Diversi sono anche commenti di scettici, negazionisti, e di chi scrive “aspetta a cantar vittoria” o lancia l’ipotesi che sia solo soluzione fisiologica quella somministrata ieri. Qualcuno azzarda persino un paragone vaccino-droghe per dire che non si sa cosa si assume. Bruno taglia corto con un secondo tweet: “Io rispetto le idee di tutti. Non voglio convincere nessuno a fare la vaccinazione. Io sono a favore della vaccinazione. I commenti offensivi contro la vaccinazione sono una mancanza di rispetto verso le 70.000 vittime di questa tragica pandemia”.

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