Lui insiste e insiste. Ma la via che indica è la migliore o è un’ammucchiata tecnocratica nel nome della competenza che potrebbe cancellare la politica?
Perché oltre alla competenza (su cui Calenda ha perfettamente ragione) esistono le scelte politiche: il condono agli evasori sì o no? Le privatizzazioni sì o no? Il ruolo dello Stato nell’economia centrale o marginale?
Favorire l’edilizia o puntare sullo stop al cemento e su scelte eco-sostenibili?
Non si tratta di cose neutre, come non si tratta di cose neutre decidere come usare i soldi che arriveranno?
“L’esito migliore per l’Italia di questa folle legislatura è un ‘Governo di pacificazione’ fino all’elezione del presidente della Repubblica, composto da bravi manager e amministratori. Un Governo tecnico se le forze politiche non riescono a superare i loro conflitti. Vaccini e Recovery. Il resto conta zero”. Ad affermarlo, in un tweet, è il leader di ‘Azione’, Carlo Calenda.
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