La storia della morte della bambina di 18 mesi di Cabiate (Como), avvenuta l’11 gennaio, assume contorni terribili.
Secondo gli accertamenti medico legali, la piccola è stata “ripetutamente picchiata” e “violentata” dal compagno della madre, che è finito in carcere.
L’uomo era solo in casa con la bimba e aveva raccontato che si era tirata addosso una stufa mentre giocava.
La bambina era stata portata d’urgenza all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dopo che la nonna materna, arrivata nell’abitazione circa due ore dopo il presunto incidente, aveva trovato la nipote priva di sensi, con tracce di vomito sulla maglietta e aveva chiamato il 118.
Gli accertamenti autoptici hanno smentito il racconto dell’uomo che in alcune circostanze, quando la compagna era al lavoro, rimaneva da solo in casa con la bambina.
Gli esiti della consulenza medico legale, rende noto la Procura di Como, inducono gli inquirenti a ritenere che la piccola sia stata picchiata non solo il giorno del suo decesso, ma anche in altre circostanze.