Il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha decretato che Denis Verdini, detenuto dallo scorso novembre nel carcere romano di Rebibbia per bancarotta per il crac del credito cooperativo fiorentino, possa temporaneamente usufruire degli arresti domiciliari perché “la detenzione sanitaria dell’istituto di detenzione ha inviato recente relazione dalla quale emerge che Verdini è affetto da pluripatologie e necessita di costanti contatti con presidi sanitari non assicurabili in tempi brevi, anche a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19”.
Insomma, Verdini potrà stare a casa, egiustamente essendo sì un condannato ma comunque malato e con dei diritti. Nessuno ha protestato, nemmeno Matteo Salvini. D’altronde, Denis Verdini è il padre di Francesca Verdini, attuale compagna del leader della Lega.
Eppure, lo scorso 29 ottobre, Matteo Salvini si esprimeva in questi termini della decisione del Governo di non far rientrare nelle celle duemila carcerati già in regime di semilibertà e di liberarne altri tremila, condannati per reati minori, dopo l’applicazione del braccialetto elettronico, il tutto per evitare affollamenti nelle carceri, luoghi molto rischiosi per il dilagare del Coronavirus: “Il governo chiude ristoranti, bar, palestre e teatri ma apre i cancelli delle galere per mandare a casa i delinquenti con la scusa del Covid. Si parla di 5mila persone: sarebbe una follia! Questo governo mette in pericolo l’Italia”.
Delle due, l’una: o Matteo Salvini non pensa che Verdini rappresenti un ‘pericolo’ per l’Italia (e avrebbe, d’altronde, ragione), oppure, come sempre, sta facendo due pesi e due misure.
Verdini ai domiciliari per il pericolo Covid (Ma stavolta Salvini non protesta)
Lo scorso 29 ottobre Salvini commentava la decisione del governo di non far rientrare in carcere 5.000 prigionieri con "chiudono i bar e aprono le carceri"
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globalist Modifica articolo
29 Gennaio 2021 - 16.39
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