Idioti e imbecilli. Ma il problema è che i frutti dell’irresponsabilità li paghiamo tutti: i ristoratori che devono restare chiusi, i negozianti, l’economia che va giù. E poi (anche se molte coscienze si sono inaridite) i contagiati, i morti, le corsie piene.
E’ ora di dire basta: ”Penso che queste immagini siano comprensibili ma non accettabili. Comprensibili perché dopo settimane e mesi di restrizioni c’è un grande desiderio di normalità ma inaccettabili perché il virus è tra noi, non siamo fuori dall’emergenza. Ci sono paesi intorno a noi che sono in condizioni peggiori”.
Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, commentando le immagini degli assembramenti, da Milano a Bologna fino a Roma, alla vigilia del passaggio in zona gialla per la maggior parte delle regioni italiane.
”Domani la maggior parte delle regioni passa al giallo ma a caro prezzo, quello di settimane di restrizioni. La speranza di un ritorno alla normalità rischia di farci tornare al periodo post estivo quando a settembre ci siamo ritrovati con una curva schizzata in alto. Oggi però abbiamo una aggravante in più: ci sono le varianti, di cui non conosciamo la reale distribuzione sul territorio nazionale ma sappiamo tutto della velocità con cui si diffondono”.
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