Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci non sono stati uccisi in un’esecuzione ma in uno scontro a fuoco: lo rivelano i primi risultati dell’autopsia disposta sui corpi dell’ambasciatore italiano in Congo e del carabiniere.
In base a quanto emerge dall’autopsia, l’ambasciatore Luca Attanasio è stato raggiunto da due colpi all’addome: l’esame ha individuato sia il foro di entrata sia quello di uscita. Non sono stati individuati residui metallici.
Per quanto riguarda il carabiniere Vittorio Iacovacci, è stato colpito nella zona del fianco e, poi, alla base del collo dove è stato individuato un proiettile di un AK47, un Kalasnikov. Il corpo del carabiniere presenta multifratture all’avambraccio sinistro. Questo fa ipotizzare che il proiettile fermatosi al collo abbia colpito prima l’arto fratturato. La Procura ha comunque disposto esami balistici.
Attanasio e Iacovacci, dunque, sono stati colpiti da due proiettili ciascuno. Saranno, in ogni caso, gli esami balistici a chiarire se i corpi siano stati colpiti da vicino o da lontano. Quel che appare certo e’ che i due siano morti nel corso della sparatoria immediatamente successiva al sequestro.
L'autopsia: Attanasio e Iacovacci uccisi nello scontro a fuoco, non giustiziati
Attanasio e Iacovacci, dunque, sono stati colpiti da due proiettili ciascuno. Saranno, in ogni caso, gli esami balistici a chiarire se i corpi siano stati colpiti da vicino o da lontano.
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24 Febbraio 2021 - 18.20
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