Iacopo Melio guarito dal Covid lascia l'ospedale: "Ho vinto io"

Il consigliere del Partito democratico nel Consiglio regionale della Toscana, 28enne disabile fondatore della onlus #Vorreiprendereiltreno è tornato a casa dopo un lungo ricovero

Iacopo Melio con Mattarella
Iacopo Melio con Mattarella
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28 Febbraio 2021 - 09.57


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Una bella notizia annunciata con una frase secca: “Ho vinto io”. Dopo 27 giorni di ricovero per Covid Iacopo Melio, consigliere del Partito democratico nel Consiglio regionale della Toscana, 28enne disabile fondatore della onlus #Vorreiprendereiltreno, ha lasciato l’ospedale San Giuseppe di Empoli (Firenze) ed tornato a casa. 
“È stata dura ma ce l’ho fatta, sono stato più forte. Sono negativo – afferma Melio in un lungo post sul suo profilo Facebook – Questo non significa che sia tutto finito, anzi: ho sconfitto il virus, ma non i suoi effetti e tutto ciò che ha lasciato. Perché il bastardo ti cambia, nel corpo e nella testa, e l’unica cosa certa è che non si torna più come prima. Sarà un recupero lungo e lento, alla ricerca di un equilibrio precario che più volte, in queste settimane, mi ha portato a tornare indietro senza farci capire il perché”. 
Nello scorso mese di dicembre era già stato ricoverato una prima volta e dopo 18 giorni di ricovero era stato dimesso il 12 gennaio, per poi essere di nuovo tornato in ospedale il 27 gennaio.
“Spero che la via migliore sia però tracciata, e che tutto ciò che non riesco ancora a raccontare venga seminato piano alle spalle, con scaramantico ma necessario ottimismo – si augura Melio – Adesso avrò bisogno di dedicarmi a me stesso: al peso e alla muscolatura da recuperare, alla respirazione che deve tornare, ad un’alimentazione non del tutto ripristinata (a proposito, in questi mesi sono diventato sommelier esperto di omogeneizzati, oltre che di maionese!). Ma tornerò al lavoro, gradualmente e a piccole dosi, già dalla prossima settimana sperando di farcela, perché sento il bisogno di raccogliere anche questo incubo e farne qualcosa di buono, dalla parte degli ultimi, con maggior consapevolezza e determinazione. Perché in fondo è proprio nel dolore che dobbiamo scavare, a mani nude e occhi aperti, quando vogliamo tirar fuori il meglio che abbiamo racchiuso dentro”.
“Io sono stato fortunato, molto fortunato. Nonostante tutto, da questa sofferenza ne sto uscendo senza troppe cicatrici. Una consapevolezza che a volte mi rende leggero, altre ancora mi toglie il sonno la notte… – scrive Iacopo Melio nel post – Anche per questo, ancora una volta, ringrazio di cuore il personale sanitario del reparto 5A3 del San Giuseppe di Empoli, che con pazienza e attenzione ha fatto il massimo per capire cosa mi stesse succedendo e come gestire una situazione già di base complicata. Quello che oss, infermieri, medici, fino agli addetti alle pulizie, devono affrontare ogni giorno in quell’inferno, è indescrivibile. Per questo abbiamo il dovere di aiutarli come possiamo, rispettando le regole per limitare al massimo i contagi. Come sempre: facciamo ancora a modino. Tutti quanti. A voi, il mio affetto sincero per tutto ciò che mi avete dimostrato. Viva le ripartenze e viva la vita”.

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