Il Papa in Iraq: "Il terrorismo barbaro ha distrutto chiese e monasteri"

Il Pontefice durante un incontro a Ur: "Dopo si sono create amicizie fraterne sulle macerie dell'odio, e i cristiani e musulmani oggi restaurano insieme moschee e chiese",

Papa Francesco
Papa Francesco
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

6 Marzo 2021 - 09.27


ATF AMP

Lo storico viaggio di Papa Francesco in Iraq è cominciato con un meraviglioso messaggio di pace e fratellanza, durante un incontro interreligioso a Ur.

Top Right AMP

“Il terrorismo, quando ha invaso il nord di questo caro Paese, ha barbaramente distrutto parte del suo meraviglioso patrimonio religioso, tra cui chiese, monasteri e luoghi di culto di varie comunità”.

“Anche in quel momento buio sono brillate delle stelle. Penso ai giovani volontari musulmani di Mosul, che hanno aiutato a risistemare chiese e monasteri, costruendo amicizie fraterne sulle macerie dell’odio, e a cristiani e musulmani che oggi restaurano insieme moschee e chiese”, ha detto Jorge Mario Bergoglio. “Il professor Ali Thajeel ci ha anche raccontato il ritorno dei pellegrini in questa città. E’ importante peregrinare verso i luoghi sacri: è il segno più bello della nostalgia del Cielo sulla Terra”.

Dynamic 1 AMP

“Perciò amare e custodire i luoghi sacri è una necessità esistenziale, nel ricordo del nostro padre Abramo, che in diversi posti innalzò verso il cielo altari al Signore. Il grande patriarca ci aiuti a rendere i luoghi sacri di ciascuno oasi di pace e d’incontro per tutti! Egli, per la sua fedeltà a Dio, divenne benedizione per tutte le genti; il nostro essere oggi qui sulle sue orme sia segno di benedizione e di speranza per l’Iraq, per il Medio Oriente e per il mondo intero. Il Cielo non si è stancato della Terra: Dio ama ogni popolo, ogni sua figlia e ogni suo figlio! Non stanchiamoci mai di guardare il cielo, di guardare queste stelle, le stesse che, a suo tempo, guardò il nostro padre Abramo”.

Odiare il fratello è profanazione blasfema di Dio – “Da questo luogo sorgivo di fede, dalla terra del nostro padre Abramo, affermiamo che Dio è misericordioso e che l’offesa più blasfema è profanare il suo nome odiando il fratello. Ostilità, estremismo e violenza non nascono da un animo religioso: sono tradimenti della religione. E noi credenti non possiamo tacere quando il terrorismo abusa della religione. Anzi, sta a noi dissolvere con chiarezza i fraintendimenti”. 

“Non permettiamo che la luce del Cielo sia coperta dalle nuvole dell’odio!”, ha detto Bergoglio parlando in italiano, tradotto in simultanea in arabo.

Dynamic 1 AMP

“Sopra questo Paese si sono addensate le nubi oscure del terrorismo, della guerra e della violenza. Ne hanno sofferto tutte le comunità etniche e religiose. Vorrei ricordare in particolare quella yazida, che ha pianto la morte di molti uomini e ha visto migliaia di donne, ragazze e bambini rapiti, venduti come schiavi e sottoposti a violenze fisiche e a conversioni forzate. Oggi preghiamo per quanti hanno subito tali sofferenze, per quanti sono ancora dispersi e sequestrati, perché tornino presto alle loro case. E preghiamo perché ovunque siano rispettate e riconosciute la libertà di coscienza e la libertà religiosa: sono diritti fondamentali, perché rendono l`uomo libero di contemplare il Cielo per il quale è stato creato”.

FloorAD AMP
Exit mobile version