Un nuovo studio che è stato condotto in Argentina “ha confermato la produzione di anticorpi neutralizzanti nel sangue del 100% delle persone vaccinate con Sputnik V”.
I risultati sono stati presentati ieri durante l’incontro online tecnico-scientifico tra le direzioni e i ricercatori dell’Inmi Spallanzani Irccs di Roma con il Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica Nicolaj Gamaleya e del Fondo Russo di Investimento.
La nota dell’Inmi precisa che nel corso della riunione sono stati discussi aspetti relativi “allo sviluppo ed alla implementazione clinica del vaccino Sputnik V e di nuovi anticorpi monoclonali.
Il gruppo russo ha presentato dati relativi a nuovi aspetti degli studi di impatto nella popolazione anziana e nei confronti delle varianti emergenti di Sars-CoV-2″. La conferenza è stata aperta dai direttori dei due istituti, Alexander Gintsburg e Francesco Vaia.
Inoltre durante l’incontro “sono state avanzate ipotesi di collaborazione scientifica che prevedono la condivisione di dati, materiali biologici e tecnologie tra i due Istituti. In particolare – prosegue l’Inmi – il Fondo Russo di Investimento ha comunicato l’avvenuto trasferimento delle tecnologie in una serie dei paesi fuori dalla Federazione Russa (tra cui India, Cina, Corea del Sud e Brasile) e la disponibilità a seguire un percorso simile anche in Italia”.
I due Istituti hanno infine condiviso “la necessità di instaurare rapporti stabili di collaborazione scientifica finalizzati allo sviluppo e alla valutazione clinica di nuove strategie vaccinali e terapeutiche. Si provvederà a breve a stilare un protocollo d’intesa tra i due istituti”.
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