Il bilancio delle vittime in Myanmar continua a crescere esponenzialmente a causa della repressione attuata dalle forze di sicurezza.
I media locali, e qualche testimone, attestano almeno 15 persone uccise a Yangon durante l’ultima giornata di proteste contro il colpo di stato che il primo febbraio scorso ha rovesciato il governo democratico.
La manifestazione di oggi “è stata enorme e la repressione dei militari particolarmente brutale”, con almeno 15 civili uccisi e circa 50 feriti, ha raccontato alla Dpa Nay Ko Lin, un manifestante e residente di Hlaing Thar Yar, nella parte occidentale di Yangon.
”Oggi ci sentiamo molto orgogliosi perché molte migliaia di manifestanti occupano le strade delle nostre città – ha detto – questo dimostra che non accettiamo la prepotenza e che vogliamo giustizia”. In altre parti del paese, un testimone ha riferito di almeno un manifestante ucciso a colpi di arma da fuoco nella città di Bago.
Le agenzie di stampa locali Myintkyina News Journal e Khit Thit Media hanno riportato un’altra vittima a Hpakant, nello stato settentrionale di Kachin.
One of the China embassy’s statement can kill more Myanmar’s people. https://t.co/hg6HkZ8DJn
— NannZoe (@NUuzoe) March 14, 2021