Preoccupazione per l'assalto alle seconde case a Pasqua: ecco tutte le ordinanze regionali

Sardegna, Alto Adige e Valle D'Aosta hanno già preso provvedimenti. La Campania vieta l'accesso alle seconde case ai residenti ma non a chi viene da fuori

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19 Marzo 2021 - 09.23


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C’è già fermento sulle seconde case per il periodo di Pasqua 2021, che vedrà tutta l’Italia in zona rossa, con lockdown generalizzato per scongiurare nuovi contagi da coronavirus.

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Con l’ultimo decreto Draghi si è aperta la possibilità di potersi spostare nella seconde case, anche se si trovano in un’altra provincia o regione. E questo indipendentemente dalla zona da cui si proviene: bianca, gialla, arancione o rossa, l’importante è che la seconda casa sia di proprietà o presa in affitto da chi ci si reca, da solo o con la famiglia, che l’immobile sia disabitato e che dopo l’arrivo non si ospitino amici o altri parenti.

Una prospettiva, con l’avvicinarsi del periodo festivo, che mette in allarme alcune regioni preoccupate dal possibile – e probabile – assedio di Pasqua. Arrivano così le ordinanze per tentare di bloccare possibili affollamenti.

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Mercoledì scorso a mettere un punto era stato il governatore della Sardegna zona bianca, Christian Solinas, che ha disposto il divieto di entrare in regione per esigenze diverse da quelle di salute, lavoro, necessità. Saranno questi gli unici motivi per i quali i titolari di seconde case potranno approdare sull’isola.

“I controlli – si legge – spetteranno al personale di porti e aeroporti, che dovranno verificare che i viaggiatori siano in possesso dell’autocertificazione e che abbiano fatto un tampone con risultato negativo prima di arrivare. In alcuni paesi, come Sant’Antioco, per scoraggiare ulteriormente gli arrivi, si è deciso di imporre comunque la quarantena ai viaggiatori, anche in possesso di esito negativo del tampone”.

Stessa linea per Alto Adige e Valle d’Aosta, con entrambi i governatori – spiega il sito di informazione legale – che ritengono non sarebbe “coerente imporre dei sacrifici alla popolazione locale e poi permettere che persone, da fuori, vengano in vacanza sul territorio. Da qui, la decisione di emettere delle ordinanze restrittive”.

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La Toscana “non ha ancora preso provvedimenti, ma è intenzione del governatore Eugenio Giani lavorare quanto prima a un’ordinanza che scongiuri l’afflusso di turisti e vacanzieri sul territorio per Pasqua”.

Il primo provvedimento di qualche tempo fa che vietava l’arrivo nelle seconde case, permettendolo solo a chi aveva il medico di famiglia in Toscana, si legge ancora, “era stato dichiarato illegittimo dal Tar. E lo stesso rischio, si nota, corrono molti di questi provvedimenti, dato che solo il Governo nazionale può imporre limitazioni così forti alla libertà personale”.

Ma a temere di più, si sottolinea ancora, sono i Comuni costieri, che hanno quindi lanciato un appello affinché i proprietari delle seconde case non tornino, almeno temporaneamente.

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Per quanto riguarda invece la Sicilia, “resta la regola del tampone: chi arriva sull’isola deve esibire il risultato negativo di un test effettuato 48 ore prima dell’arrivo. Altrimenti, per chi non si vuole sottoporre a tampone o test rapido, c’è sempre la possibilità di sbarcare ma restare in quarantena. Eseguiti questi adempimenti, quindi, chi vuole potrà recarsi nella sua seconda casa”.

Caso a parte quello della Campania: “vietato l’accesso alle seconde case, entro il perimetro dei confini regionali, ai residenti nella regione. Permesso, invece, a chi viene da fuori”, si legge.

 

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