Il procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Luigi Frunzio, è morto dopo che aveva contratto due mesi fa. Era però guarito ed era stato traferito in unaa clinica di Imola per la riabilitazione.
Si era occupato, nel corso della sua carriera, non solo di indagini sui clan della camorra, ma anche della vicenda rifiuti. A lui era stato affidato il coordinamento delle indagini della Dda relative ai territori della provincia di Caserta. Nel marzo scorso era stato nominato dal procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Melillo, come suo vicario. Ed è stato proprio Melillo a comunicare ai giornalisti il decesso di Frunzio, ricordando la moglie Simona e le loro bambine. In una nota, l’Amministrazione comunale di Napoli si è detta “vicina alla famiglia, alle colleghe e ai colleghi di Luigi Frunzio” ricordandone “il grande impegno e la profonda dedizione al lavoro che lo ha portato nella sua lunga carriera ad occuparsi di delicati ed importanti procedimenti penali”.
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