A un mese dal suo allontanamento dal ruolo di capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli ha spezzato il silenzio e si dice più sereno in seguito alla sua sofferta sostituzione: “Non sapevo più cosa era la luce dopo così tanti anni sotto pressione, praticamente al buio. Vedo di nuovo la luce”. Dice anche dell’avvicendamento alla guida della Protezione Civile “preferirei non parlare, la ferita è aperta. Tra un mese, due spiegherò tutto”, perché “non voglio fare polemiche adesso, non servirebbero a nessuno”.
Nel futuro di Borrelli c’è un ruolo di magistrato contabile, in quanto esperto di contabilità: “Non avrei potuto rimanere nella Protezione Civile. Per alcuni giorni ancora, comunque, mi godo questa libertà, dopo alluvioni, terremoti, la pandemia. Con la coscienza a posto di aver sempre fatto quello che un Governo ci ha chiesto, siamo pur sempre un Dipartimento della presidenza del Consiglio”.
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