Nel dibattitto sulle riaperture quest’anno gli scienziati sembrano afoni rispetto ai proclami dei politici, i quali sbandierano, soprattutto quelli di destra, aperture ampie e imminenti.
“Io dico non giochiamoci quello che potrebbe essere una riapertura successiva perché la cosa peggiore sarebbe aprire e poi dover chiudere come è successo l’anno scorso con l’effetto delle discoteche”, lo dice Fabrizio Pregliasco, virologo e docente dell’università Statale, di Milano sull’ipotesi di riaperture nel mese di maggio.
“Riaprire è ormai un desiderio e una richiesta pressante – sottolinea il virologo – anche se siamo messi peggio della Germania, che è più impaurita pur avendo dati tutto sommato migliori dei nostri.
Direi sì a riaperture per gradi valutando via via l’andamento dell’epidemia e l’andamento della vaccinazione.
Una potenziale nuova ondata dobbiamo temerla e avere l’obiettivo di evitarla: questo dipende soprattutto della capacità e dalla velocità di vaccinazione”.
Pregliasco invita alla prudenza: "Aperture a maggio? Non giochiamoci l'estate"
Per il virologo della Statale di Milano "dobbiamo temere una nuova ondata ma avere l'obiettivo di evitarla"
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14 Aprile 2021 - 16.38
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