La richiesta di utilizzare i test salivari molecolari, in Lomabradia, era stata avanzata al Cts nazionale già da un po’ di tempo ma senza alcuna risposta.
Ieri, però, il ministro Speranza ha confermato che tutti i tipi di test già autorizzati in Paesi che fanno parte del G7, compresi quindi quelli salivari, possono essere utilizzati anche in Italia.
La Lombardia sarà dunque la prima regione della Penisola a utilizzare questo tipo di test, già autorizzato in Francia, Usa e Giappone, in sostituzione del tampone molecolare nasofaringeo, al momento unico strumento per confermare la positività al coronavirus.
Massimo Andreoni, il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, ha commentato proprio il via libera della Regione Lombardia ai test salivari a scuola da maggio.
“Spesso dei test salivari si sono sottolineate la scarsa sensibilità e validità. Ma per contro c’è il vantaggio della facile esecuzione e della rapidità dei risultati. Se il test è stato validato può essere un buon sistema per il monitoraggio dei casi nelle scuole. Non dico che si debba fare tutti i giorni, ma anche una volta a settimana va bene. Si possono rintracciare casi asintomatici ed evitare focolai nelle classi”.