Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, oggi a Radio 24, ha parlato della situazione scolastica italiana:
La scuola in presenza nell’Italia alle prese con l’emergenza coronavirus? La direzione di marcia è sempre stata quella di arrivare “al 100%”.
Ha poi continuato:”Credo che tutti concordino sulla necessità di riportare in presenza anche tutti i ragazzi delle scuole superiori, su questo tutti concordavamo, vi era una divergenza sul 60%; l’indicazione del governo lascia una ampia flessibilità per giungere al 100% nei tempi e nei modi che i territori potranno riconoscere. Non avevamo concordato il 60%, era stato definito in Conferenza questo margine 60-70% ma la direzione di marcia è sempre stata 100%. Il Cdm ha ritenuto di prevedere il 70% ma non c’è divergenza sull’idea che si debba raggiungere il 100%”, ha spiegato il ministro.
“È stato fatto moltissimo nell’ultimo anno e saremmo ingrati verso il governo precedente nel non rilevare quello che ha fatto: sono state date alle scuole molte risorse per la sanificazione e l’edilizia leggera. È evidente che per le scuole si sia fatto e si stia facendo e tutti i dirigenti scolastici sono presenti e attivi nel garantire la sicurezza a scuola”, ha aggiunto.
“Abbiamo affrontato temi come quello della numerosità delle classi, che richiede interventi anche in via duratura; e anche sui trasporti sarebbe ingrato non vedere il lavoro delle Regioni fatto in questo anno per aumentare la potenzialità del servizio. Non condivido l’idea del non si è fatto nulla”, infine ha concluso Bianchi.